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Osservazioni inviate al Tribunale di Piacenza

Osservazioni alle linee guida sulle azioni legali e le nomine di difensori nelle procedure concorsuali

Il Consiglio dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Piacenza, lette le linee guida sulle azioni legali e le nomine di difensori nelle procedure concorsuali datate 22.7.2020 e ricevute il 27.7.2020, presa, altresì, visione delle osservazioni critiche pubblicate dal locale Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, ritiene doveroso rilevare quanto segue:

- non si comprende la facoltà di nominare professionisti di altri Fori, a meno che il riferimento sia relativo alla nomina di eventuali "domiciliatari" (scelta per altro demandata al "dominus" piuttosto che al Curatore, al Commissario od al Liquidatore Giudiziale). Per altro, questo Consiglio ha già avuto modo, in precedenza, di esprimersi circa l'opportunità che le nomine effettuate dal nostro Tribunale riguardassero, esclusivamente, professionisti locali - con riferimento non solo al proprio Ordine Professionale - rimarcando il possesso, da parte dei propri Iscritti, delle capacità, competenze ed esperienza per affrontare qualunque tipologia di

Procedura e di incarico, nonché della serietà e dell'onestà intellettuale per dichiararsi incompatibili qualora la nomina dovesse riguardare situazioni in cui, per svariati motivi, si potesse minimamente dubitare circa la terzietà e l'imparzialità del Professionista medesimo. Tali considerazioni debbono ritenersi ancora più vere oggi, dal momento che l'emergenza sanitaria ha colpito, più che altrove, tutto il tessuto economico locale, ivi compreso l'intero mondo professionale. E', pertanto, doveroso attendersi che il locale Tribunale, ferma la propria autonomia di scelta del singolo Professionista, non conferisca incarichi fuori Foro, disperdendo risorse di cui l'economia locale necessita come mai prima d'ora;

- Pur avendo a cuore, come Ordine professionale, l'attenzione al coinvolgimento del più largo numero di colleghi interessati, con particolare attenzione ai giovani, perché sia a loro data l'opportunità di maturare esperienza professionale anche in ambito delle procedure concorsuali, si ritiene-doveroso ribadire l'incomprimibile diritto, spettante a ciascun Curatore, di essere assistito da Professionisti di propria fiducia e designazione. La riforma Fallimentare attuata con la Legge n. 80/2005 ha, infatti, individuato il Curatore quale vero e proprio "regista" della Procedura, sotto la cui responsabilità la stessa deve essere condotta per il miglior soddisfacimento delle ragioni dei creditori. Coerentemente con lo spirito della riforma, pertanto, è stato traslato al Curatore il compito, precedentemente riservato al Giudice Delegato, di designare i professionisti di cui la Procedura si dovrà avvalere. La ratio della norma è chiara: se il Curatore deve essere l'Organo centrale del Fallimento, con tutte le responsabilità ivi connesse, non può che essere demandato a lui il diritto di individuare le altre figure Professionali che dovranno coadiuvare la Curatela stessa. Il diritto riconosciuto al Curatore dal Legislatore è pieno ed esclusivo. Non si comprendono, pertanto, limitazioni derivanti da non meglio specificate esigenze di turnazione degli incarichi, che, non solo, minano l'autonomia di scelta del Curatore, ma che hanno già dimostrato di essere causa di una gestione meno organica delle varie posizioni e di determinare, sovente, un ingiustificato incremento di costi a danno della massa dei creditori;

- Da ultimo, non solo questo Consiglio non è a conoscenza dell'esistenza di alcun "accordo per lo scambio incrociato di incarichi", ma deve essere, altresì, rimarcato, per quanto pleonastico, che le designazioni dei professionisti avvengono, solitamente, sulla base di rapporti fiduciari e personali in un ambito, quale quello del diritto fallimentare, i cui operatori specializzati, a maggior ragione in una piccola realtà come quella piacentina, sono, sicuramente, un numero limitato. La sinergia fra Professionisti specializzati rappresenta, pertanto, all'evidenza, un valore aggiunto per la positiva gestione delle Procedure, pur riconoscendo l'opportunità di coinvolgere anche giovani professionisti in grado di allargare e sviluppare competenze nell'area concorsuale.

In questo contesto, esprimendo rammarico per un mancato preventivo confronto con gli Ordini preposti, peraltro auspicabile in futuro, non si possono che invitare gli iscritti al puntuale rispetto delle norme di Legge, al fine del miglior soddisfacimento del ceto creditorio.